Il mio paesino incantato

Teià, Barcellona
Un giorno della settima tranquillo, il sole è già alto quando esco di casa, vestito leggero, occhiali da sole e la mia borsa.

Pochi minuti e già mi trovo nel mezzo di un sogno spagnolo, un paesino come solo ce lo si può immaginare nei film vecchi, tipo quelli di Sofia Loren, solo che invece del sud Italia, siamo in Spagna.

Il sole accarezza la strada macchiata da piccole ombre degli alberi grandi e verdi piantati sul marciapiede.

Parcheggio dietro la chiesa in cima a una collinetta urbana. Impossibile parcheggiare sulla strada principale, i posti sono sempre pochi in confronto alle automobili che circolano.

Decido di prendere un caffè, uno rapido tipo San Babila a Milano. Niente da fare, vogliono che mi siedo, sorrido, spiego alla barista che vado di fretta, non risponde e mi fa un cenno con la testa sorridendo.

Riprendo la mia camminata, non hai quasi nessuno in giro.

I vialetti di case vecchie curate e pulite quasi fanno invidia. Gerani e bouganville spiccano all’occhio, è un piacere guardare, sentire e immaginare la gioia della persona che le cura e che tutti i giorni vigila della loro bellezza.

Passo per il parchetto, il bar è ancora chiuso, il castello è più bello e più solare che mai.

Una brezza leggera mi rinfresca dal calore mattutino.

Solito giro: banca, farmacia, supermercato… in farmacia si trova di tutto, dallo shampoo naturale alla crema solare, è come il secondo supermercato del paese. E nel supermercato al lato compro il solito yogurt di soia alla vaniglia, cocco e mango. 

Ritorno alla mia macchina, quasi mi dispiace tornare a casa, tutto è incantato a Teià, mi sembra un paesino isolato dal mondo, un’isola di pace che nessuno potrà toccare e cancellare dal mio cuore.

 

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