Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta elena ley

La mattina

Immagine
  La luce mi abbaglia oggi. Mi sembra strano svegliarmi così presto. Ho dormito male, mi muovevo veloce in un sonno inquieto.   Sarà stato il vino, mi dici bevendo il tuo caffè. Ti guardo sorridendo Accarezzando il cane che si avvicina lentamente.   Mi ricordi il passato quando facevamo colazione In una casa piccola e calda, quando non faceva paura uscire per fare la spesa, quando la vita sorrideva ogni mattina.   Ricordo il prato fresco sotto i miei piedi, In quel fazzoletto di giardino, Un tesoro tra case grigie E noi guardando il cielo.   Un passato che riprende rapido il presente Per passare alla malinconia di un giorno grigio Al lato di una candela che profuma di vaniglia. Piove piove la gatta non si muove…  

I tuoi occhi

Immagine
Lo sfondo del mare Mi ricorda i tuoi occhi Il cielo scuro si incontra con il blu infinito di un ricordo lontano.   Mi piace pensare Che sarebbe stato eterno Che sarebbe stato vero Che sarebbe stato unico.   Il vento muove i miei capelli Mi raffredda il viso Come in un attimo Un brivido mi attraversa il corpo.   Una lacrima mi attraversa il viso E ti ricordo parlare Ti ricordo ridere Ti ricordo sorridere.   Addio addio addio…

Pensieri del confinamento

Immagine
Non so perché, ma ci sono giorni in cui mi sento particolarmente tranquilla.   Deve essere il tempo, deve essere il caldo, deve essere l’età, deve essere la tristezza… E il tempo passa in questo periodo così strano, per dirlo in modo diplomatico. Arriva il virus, si perde lavoro, si perdono concerti, arrivano problemi… Ho perso tante cose, ho trovato cose nuove. La mia frustrazione ha bisogno di tranquillità per poter essere domata, capita, e usata come motivazione. In effetti se guardo la mia frustrazione da un punto di vista più introspettivo mi trovo davanti alla incapacità di agire e di reagire, che mi fa abbracciare nuove possibilità. Come si dice: è importate che sia capace di reinventarmi, per usare parole moderne. Ho guardato le notizie oggi. Un altro mondo che non mi aiuta sempre a capire, solo a soffrire. Bianco e nero, più nero che bianco comunque. Hanno bisogno di scrivere, fare notizia, fare business. A volte a scapito di altri. Se mi piacesse mangia...

Il mio paesino incantato

Immagine
Un giorno della settima tranquillo, il sole è già alto quando esco di casa, vestito leggero, occhiali da sole e la mia borsa. Pochi minuti e già mi trovo nel mezzo di un sogno spagnolo, un paesino come solo ce lo si può immaginare nei film vecchi, tipo quelli di Sofia Loren, solo che invece del sud Italia, siamo in Spagna. Il sole accarezza la strada macchiata da piccole ombre degli alberi grandi e verdi piantati sul marciapiede. Parcheggio dietro la chiesa in cima a una collinetta urbana. Impossibile parcheggiare sulla strada principale, i posti sono sempre pochi in confronto alle automobili che circolano. Decido di prendere un caffè, uno rapido tipo San Babila a Milano. Niente da fare, vogliono che mi siedo, sorrido, spiego alla barista che vado di fretta, non risponde e mi fa un cenno con la testa sorridendo. Riprendo la mia camminata, non hai quasi nessuno in giro. I vialetti di case vecchie curate e pulite quasi fanno invidia. Gerani e bo...

Al supermercato

Immagine
Un giorno quasi uguale agli ultimi 10 passati in casa. Metto la borsa in macchina, mi siedo e mi allaccio la cintura. È un buon momento per andare al supermercato, non ci sarà tanta gente, penso. La mascherina intorno al collo, mi metto i guanti di plastica monouso e accendo il motore. Neanche una macchina nella strada principale. Certo, non possiamo uscire. Una signora con una borsa della spesa sul marciapiede, va al supermercato piccolo vicino al parco giochi. Chissà se avranno tanta roba, sicuramente il parco giochi sarà vuoto. Entro al parcheggio del supermercato, relativamente pieno. Le persone si muovono come zombi con le loro maschere e imbacuccati nelle loro giacche e cappotti.  Un signore mi guarda mentre scendo dall'automobile, noto gli occhi tristi e preoccupati.  Prendo il carrello pensando che i guanti mi proteggeranno dai microbi e virus. La maschera mi da fastidio, ma penso che non importa, anche quello passa. Non c’è...

Incontri

Immagine
Ero seduta tranquilla in un bar del centro di Berlino ancora stanca della notte corta. Stavo bevendo il mio caffelatte quando entra questa donna alta, bella, imponente. Era bionda, un colore quasi argento, un biondo brillante che risaltava sopra il suo cappotto nero. I suoi occhi erano di ghiaccio, osservavano il nulla e si guardava in giro come se non ci fosse nessuno. Portava un cappellino grigio e nero, era poco truccata, sicuramente aveva più anni di quelli che dimostrava. Si siede al lato di una coppietta molto giovane, seduti uno in fronte all’altra. Guarda il menu, si toglie la giacca e il cappellino, riprende il menu. Si avvicina il cameriere. Non sento ciò che ordina, mi rigiro, noto che ha incontrato il mio sguardo. Abbassa il suo e rapidamente prende la borsa in mano. Cerca qualcosa. Prendo in mano il mio telefonino per fare qualcosa, ma la strana signora era più interessante. Bevo il mio caffè. Squilla il suo telefono. Parla russo. M...

Patria

Immagine
Sono schiava Del mio essere zingaro Della mia voglia di cercare e trovare Della mia essenza viaggiatrice Della mia anima cosmopolita Potrei essere in tutti i posti Non posso. Voglio essere al suo fianco, è tardi? Voglio rispondere a tutte le domande Non posso Perché mi manca la sorella che c’è in lei Mi manca l’anima che non ho Mi mancano i figli che non potrò mai avere Un vuoto nell’anima Anima senza patria Patria senza anima Viaggio, torno, e non so Se quel viaggio finirà. Mi manchi.

Ti voglio qui (del EP "Your Love Song")

Immagine
Ti voglio qui vicino a me Sempre al mio fianco nella vita Accanto a me Vivevo sola sai ormai, la mia vita sai Adesso so cosa significa felicità Voglio che il mondo sappia già Ciò che tu significhi per me Tutto ciò che sento io per te Che la mia vita sei tu Ti voglio qui vicino a me Non posso vivere pensando di star senza te E quando sono giù Stanca e abbattuta, tu Sai cosa dirmi per far che la vita mi sorriderà Ho scritto questa canzone 10 anni fa per Matthias in tedesco, e il 31 di gennaio la pubblichiamo in 4 lingue, italiano, spagnolo, inglese e tedesco in tutte le piattaforme digitali. Qui potrai vedere il video www.youtube.com/elenaleyartist

Poesia del vento

Immagine
Se il vento mi portasse via lontano su una montagna solitaria, senza lo sforzo di camminare, semplicemente come l'aria si muove, come su una onda spumeggiante, come un carro senza freno, volando, felice, senza etá senza tempo senza pensieri senza dolori senza rimpianti senza lacrime... Sarei ciò che sono? Darei ciò che dono? Avrei ciò che posseggo? Apro gli occhi e vedo più in là del mondo chiaro, ombre della notte, macchie nella nebbia, e il tunnel è ancora lungo... Fammi tornare nel suo grembo per rinascere ancora e poter rivivere la speranza di una realtà diversa.

Osservando il mare

Immagine
Guardo il mare quell’orizzonte infinito che da anni mi accompagna. Che pensiero malinconico sapere che più in là di quella linea ci sono cari che pensano a me. Seduta tranquilla osservo le acque, le onde spumeggianti, i colori forti e vivi, che cambiano secondo il movimento della luce del sole, che si sta spegnendo piano piano in questa giornata di inverno. Ritorno sui miei passi, per il cammino di casa, sapendo che l’anno sta per terminare, e che uno nuovo già mi rincorre. La pace interna è il mio nido, un bene che non voglio donare, solo condividere con chi non me la può rubare. Buon anno…

Errori

Immagine
Ne abbiamo fatti tanti, forse troppi, ma forse non abbastanza. Cosa sarei senza questi errori? Forse non mi troverei dove sono ora, forse non avrei imparato ciò che mi ha fatto crescere, capire, sapere. Errori, figli di pensieri innocenti. Forse. Errori, padri della frustrazione e del rimpianto, di emozioni forti che mi tolgono il fiato. E poi arriva la voglia di rialzarmi, di volare, di dimenticare. Non sarei ciò che sono oggi, senza quegli errori. Ne sono sicura. Ma perché li chiamo errori? Ho fatto il meglio che potevo, era la scelta di quel momento, e fanno parte della mia vita. Solo il poi mi dice che erano errori. Ho imparato a rialzarmi, a combattere, ad asciugarmi le mie lacrime e a leccarmi le mie ferite. Tutto arriva, a volte proprio quando non te l’aspetti, perché quando si lotta per un valore, si impara, e mi rialzerò ancora, se ne avessi bisogno. E allora dico grazie a tutti...

La finestra

Immagine
Mai dimenticherò quella finestra che dava al mare, che aprivi quando avevi caldo o quando volevi far entrare il sole. Mai dimenticherò quella finestra di legno chiaro, quasi antica, che vedevo quando aprivo gli occhi la mattina, l'ultima alla sera prima di spegnere la luce. Era la finestra dei ricordi dell’estate Dell’ultima estate accanto a te. Era la finestra di un mese felice, di aria che entrava tiepida la sera al tramonto. Se tornassi a rivivere quella vita, ti sveglieresti la mattina  e vedresti fiori rossi aprendo quella finestra, e sentiresti il rumore delle posate pronte per una colazione romantica, e il profumo di un caffè caldo, all’ombra di un olivo. Se tornassi, sarebbe diverso. Se tornassi, sarei diversa.