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Patria

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Sono schiava Del mio essere zingaro Della mia voglia di cercare e trovare Della mia essenza viaggiatrice Della mia anima cosmopolita Potrei essere in tutti i posti Non posso. Voglio essere al suo fianco, è tardi? Voglio rispondere a tutte le domande Non posso Perché mi manca la sorella che c’è in lei Mi manca l’anima che non ho Mi mancano i figli che non potrò mai avere Un vuoto nell’anima Anima senza patria Patria senza anima Viaggio, torno, e non so Se quel viaggio finirà. Mi manchi.

La colazione: sapore di casa

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Abbraccio l’aria del mare aprendo la finestra e sento un brivido di freddo attraversare il mio viso. Il sole è pallido oggi, il cuore è caldo, le mani gelide si accarezzano in un impeto invernale. Richiudo la finestra, sento miagolare la mia gattina, mi giro e la vedo osservarmi sopra lo sgabello di legno. Mi muovo verso la porta, mi segue facendo felice ogni mio passo, ricordandomi cosa significa il calore di qualcuno che mi aspetta. Entro nell’altra stanza, l’altro gatto mi saluta e mi accarezza le gambe col suo corpo morbido, il cane scodinzola aspettando la colazione, un bacio mi accarezza di sorpresa e una tazza di tè caldo mi aspetta sopra il tavolo. Un altro giorno comincia con amore, allegria e vita. Sono a casa, il mio cuore è a casa.

Osservando il mare

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Guardo il mare quell’orizzonte infinito che da anni mi accompagna. Che pensiero malinconico sapere che più in là di quella linea ci sono cari che pensano a me. Seduta tranquilla osservo le acque, le onde spumeggianti, i colori forti e vivi, che cambiano secondo il movimento della luce del sole, che si sta spegnendo piano piano in questa giornata di inverno. Ritorno sui miei passi, per il cammino di casa, sapendo che l’anno sta per terminare, e che uno nuovo già mi rincorre. La pace interna è il mio nido, un bene che non voglio donare, solo condividere con chi non me la può rubare. Buon anno…

In aereo - preghiera per papá

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Sopra queste nubi mi piace pensare di poter rivederti un giorno, di poter tenerti ancora una volta vicino a me. Non sei stato perfetto, tantomeno lo sono io. La vita ci mette a volte davanti a situazioni dure da capire, dure da maneggiare, dure da salvare. Eppure ciò che conta alla fine del giorno e alla fine della vita, è ciò che resta nel cuore, anche se ce lo portiamo via. Mi piace pensare che sei vicino a me, per sperare che le mie preghiere arrivino da qualche parte. Il mio sogno più grande mai si potrà avverare. Non importa, te ne mando un altro, vediamo se in questo mi potrai aiutare.

Violenza

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Camminavo al tuo fianco, ma non sapevo dove andavo. Ti abbracciavo per abitudine, con nostalgia nell’anima. Ho visto nascere il sole nei tuoi occhi stanchi E poi crescere il mare nelle tue braccia aperte. Vedevo il buio e avevo paura del tunnel, sperando di rivedere la luce, Tutto era nuovo, tutto era amaro. Momenti bui dimenticati e soppressi per timore di non avere abbastanza lacrime. Inseguita dalla paura, ho lasciato l’orrore, per cercare la pace dentro di me.

Ricordo di Pechino

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Una donnina con una gonna color fucsia e una giacca a stelline. Con i suoi occhi a mandorla mi manda sorrisi grandi e solari, e muove la mano salutandomi. La guardo con un sorriso pacifico, la saluto con lo stesso movimento della mano. La madre la gira pensando che mi stia disturbando. La piccola muove la testa dietro la spalla della madre per cercare il mio sguardo. Mi dice qualcosa nel suo linguaggio misterioso. Io la saluto ancora. Mi fa ridere. I suoi movimenti sono bruschi, addolciti dalle braccia della madre. I suoi capelli come seta nera, le sue manine piccole e rosacee, una tenerezza guardarla sorridere. Mi avvicino alla porta del ristorante Pronta per uscire. Mi rimetto a posto la sciarpa, la bambina diventa seria, una mano nella bocca, mi osserva. Le sorrido e le dico un ciao con la mia mano. Mi ricambia ancora il sorriso. Ora sono più vicino a lei, vedo occhi neri e profondi, una pelle di porcellana. ...

Lucky

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Lucky Uno sguardo quasi umano, occhi color cappuccino che mi fissano innamorati. Un calore vero che mai potrà mentire, l’amore più profondo senza condizioni. Passeggiate tranquille, in riva al mare, in collina e in montagna, sempre allegro di trovare prati freschi  dove giocare insieme. Compagno di serate in casa, di cene con amici, di giorni estivi in terrazza, compagno di vita. Il suo abbaiare è parte di noi, è parte di casa, lo riconoscerei tra mille. Una passione che pochi capiranno, che pochi potranno sentire come la sento io. Ma non importa: ciò che da al mio cuore è unico. Che rimanga con noi per tanti altri anni, per tante altre passeggiate,  per il mondo e nella vita.

La finestra

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Mai dimenticherò quella finestra che dava al mare, che aprivi quando avevi caldo o quando volevi far entrare il sole. Mai dimenticherò quella finestra di legno chiaro, quasi antica, che vedevo quando aprivo gli occhi la mattina, l'ultima alla sera prima di spegnere la luce. Era la finestra dei ricordi dell’estate Dell’ultima estate accanto a te. Era la finestra di un mese felice, di aria che entrava tiepida la sera al tramonto. Se tornassi a rivivere quella vita, ti sveglieresti la mattina  e vedresti fiori rossi aprendo quella finestra, e sentiresti il rumore delle posate pronte per una colazione romantica, e il profumo di un caffè caldo, all’ombra di un olivo. Se tornassi, sarebbe diverso. Se tornassi, sarei diversa.

Benvenuti

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Benvenuta e benvenuto all’altoparlante amaro. Alla voce che risuona nell’ombra. Alla fantasia delle mie notti in albergo. Benvenuta e benvenuto alle labbra sensuali della mia solitudine, alla voglia straziante di parlare di me, di noi,   di una come tutti e di una come nessuno. Benvenuta e benvenuto a un mondo di parole, di pensieri, di confusione ordinata. Benvenuta e benvenuto alla mia creativitá verbale, figlia di un seme chiamato libertá, amante di una bolla di sapone chiamata felicitá, sorella di una emozione chiamata melanconia. Benvenuta e benvenuto al mio blog di parole, di pensieri e di poesie. Perché non è mai tardi, non è mai troppo, e non mi arrenderò mai.